Progetto AIRLAB

Federazione Italiana della Pneumologia (FIP) è da sempre impegnata in attività di sensibilizzazione sulle malattie respiratorie rivolte alla popolazione.

Le malattie respiratorie, purtroppo sono in costante e spiccato aumento nell’ultimo decennio e rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello mondiale. Nei prossimi anni broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), cancro del polmone e tubercolosi saranno responsabili di una quota rilevante delle morti prevenibili, mentre l’asma bronchiale già costituisce la più comune patologia cronica dell’infanzia e la fibrosi cistica una delle malattie genetiche a maggior prevalenza.

In Europa le malattie respiratorie hanno un costo totale che supera i 380 miliardi di euro l’anno ed il maggior onere è rappresentato dalla BPCO con oltre 200 miliardi di euro. La metà del peso economico delle malattie respiratorie è dovuto al fumo ed i costi diretti imputabili in questo ambito al fumo sono pari a 27 miliardi di euro. La riduzione del numero di fumatori maschi adulti, registrata negli ultimi 2 decenni, è purtroppo controbilanciata dalla crescente diffusione dell’abitudine tabagica nelle donne e negli adolescenti che rappresentano il 20% di tutti i fumatori.

Ecco perché oltre FIP, scendono in campo la Società Italiana di Pneumologia (SIP) e l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO-ITS) attraverso progetti ed iniziative differenti volte a prevenire le malattie respiratorie.

Progetti ed iniziative

AirLAB è un progetto di divulgazione di contenuti utili e di buone pratiche relativi alla gestione del respiro patrocinato da AIPO-ITS e SIP/IRS, in collaborazione con FIP. Il nostro corpo è come una grande macchina: i suoi ingranaggi sono in un equilibrio tanto intricato quanto delicato. Per questo spesso le patologie respiratorie, BPCO compresa, sono legate a disfunzioni in ambito nutrizionale. Dispnea e dolori al torace possono portare infatti a una riduzione dell’appetito, e comportare un apporto calorico insufficiente. Anche il maggior sforzo per respirare comporta un aumento del dispendio energetico: al paziente affetto da BPCO serviranno dunque più “pacchetti” energetici per tenersi in forma. E più studi dimostrano come proprio la dieta Mediterranea sia la più protettiva nei confronti delle malattie respiratorie: ricca di frutta e verdura, olio e semi, agisce riducendo l’infiammazione, prevenendo le allergie e mantenendo una buona salute polmonare. Senza trascurare la corretta terapia farmacologica, una dieta adeguata può quindi aiutarci a stare meglio, o quantomeno a non aggravare il quadro clinico.

Il progetto è stato realizzato da Protagon, con il contributo non condizionante di Chiesi Italia. Scopri di più su progettoairlab.it.

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