A TUTTI I SOCI SIP-IRS

Carissimi Amici,

con grande dispiacere personale vi devo comunicare che nei giorni scorsi il nostro Consiglio Direttivo Nazionale ha dovuto prendere atto dell’impossibilità, almeno temporanea, di proseguire un percorso comune con alcuni Soci che, oramai da quasi un anno, sulla base di pretestuose argomentazioni di tipo formale, hanno avviato un percorso alternativo e confliggente con i progetti della nostra Società Scientifica.

Abbiamo trascorso tanti mesi impegnandoci con fatica, inutilmente, per trovare una soluzione bonaria, anche con l’intervento dei reciproci studi legali, ma purtroppo ogni tentativo è risultato vano. Penso siano facilmente comprensibili i miei sentimenti, la frustrazione che provo di fronte a quello che considero un vero fallimento per la mia Presidenza, i dubbi e le perplessità che ho avuto nel proporre una decisione unica nella storia della nostra associazione.

Ma alla fine il Consiglio Direttivo ha dovuto deliberare, per arginare con urgenza i crescenti danni causati dalla perdurante situazione di stallo, la sospensione di tali Soci, rinviando le ulteriori valutazioni al Collegio dei Probiviri, come statutariamente previsto. Il blocco di gran parte delle nostre attività, dovuto alla pandemia, ha infatti acuito lo sbilanciamento economico che già si era venuto a creare negli ultimi quattro anni: abbiamo avuto la necessità di intervenire immediatamente per poter prendere le impellenti decisioni legate soprattutto al congresso di ottobre, con la pausa estiva alle porte.

Non sono mancate, anche in questo difficile momento, nel quale mi sono dovuto fare promotore di una decisione che mai avrei immaginato di dover prendere, la partecipazione, il sostegno e la stima, di chi è riuscito a comprendere che questa era l’unica strada per salvaguardare l’unitarietà della nostra Società. La SIP-IRS non è di nessuna “anima,” è di tutti quelli che hanno voglia di fare, dedicando preziosissimo tempo a una causa superiore rispetto agli interessi individuali.

Invito quindi a farsi avanti quelli tra voi che, in questi mesi, hanno combattuto in prima linea, nei propri ospedali, nei propri reparti, ben altre battaglie rispetto a queste sterili schermaglie, e che hanno assistito, attoniti, ad una diatriba associativa priva di senso che, nel momento più critico della salute pubblica, ha solo creato confusione e spreco di energie in duplicazioni inutili. Abbiamo bisogno di rimboccarci tutti insieme le maniche, di ricostruire e, sarò un illuso, anche riportare a bordo gli Amici che, purtroppo, abbiamo temporaneamente perso. Perché nulla è veramente irreversibile se, ritrovata la serenità, si riparte tutti insieme con un nuovo spirito.

Le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono (Aristotele).

Vi invio il mio saluto più affettuoso.

Luca Richeldi