Il numero di malattie causate dal- o legate al- fumo di sigaretta è in aumento. Per noi pneumologi si tratta ora non solo di neoplasie respiratorie ma anche di BPCO, di condizioni infettive (polmonite e tubercolosi), asma bronchiale e, da ultimo, alcune interstiziopatie (in particolare la IPF). E’ ovvio che la cura di queste malattie dovrebbe necessariamente includere anche la cessazione del fumo.
In primo luogo quindi lo pneumologo deve essere in grado di aiutare il paziente fumatore a smettere. Negli ultimi anni sono comparsi sul mercato nuovi dispositivi elettronici: le sigarette elettroniche (internazionalmente definite “dispositivi elettronici di rilascio di nicotina” (ENDS)) e i prodotti di tabacco riscaldato (HTP). Questi prodotti possono aiutare la cessazione del fumo? Sono effettivamente meno pericolosi della sigaretta tradizionale?
Un recente rapporto di una Task Force della Società Respiratoria Europea, un documento della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e un comunicato stampa della Food and Drug Administration- FDA) hanno analizzato la problematica di ENDS e HTP. Le conclusioni sono che non è dimostrato (o non è sufficientemente dimostrato) che i nuovi prodotti:
1. siano efficaci come aiuto per la cessazione del fumo
2. non abbiano il potenziale effetto di attrarre i giovani alla dipendenza da nicotina
3. un loro uso duale (nuovi prodotti insieme con quelli tradizionali) non abbia effetti deleteri
4. non siano pericolosi per inalazione passiva
Tali prodotti dovrebbero sottostare alle stesse misure applicate alle sigarette tradizionali.
Che cosa dovrebbe dire lo specialista Pneumologo a chi chiede un consiglio su come smettere di fumare avanzando la possibilità di utilizzare ENDS o HTP a tale scopo? Siccome lo Pneumologo basa sempre, ove possibile, le sue azioni e i suoi giudizi sulle evidenze esistenti, sia che il suo paziente voglia smettere “di colpo” sia che desideri farlo in maniera graduale, dopo aver fornito informazioni complete su ENDS e HTP, deve piuttosto prescrivere una terapia farmacologica basata sulle evidenze e una buona assistenza comportamentale.
In secondo luogo in occasione della Giornata mondiale senza fumo (World No_Tobacco day, venerdì 31 maggio 2019- tra l’ altro quest’ anno dedicata alle malattie respiratorie) è possibile essere chiamati come pneumologi a partecipare a dibattiti o a occasioni pubbliche. Siccome ogni nostra considerazione, provenendo da uno specialista, assume un valore assoluto per il pubblico, dobbiamo intervenire a tali eventi possedendo chiare, corrette e complete informazioni, evitando di propalare luoghi comuni e superficialità. Prima di tutto ricordando con l’ OMS che tutte le forme (scaldate o bruciate) di tabacco sono dannose per la salute delle persone a causa delle sostanze che vi sono contenute “in natura”.